martedì 2 giugno 2020

solitudine di gruppo

Ci sono tre costellazioni connesse col segno del Capricorno. Una è chiamata Sagitta, la freccia. Essa non ha nessuna connessione col Sagittario, ove abbiamo l’arciere le cui frecce trafiggono la personalità. Qui abbiamo invece la freccia, proveniente da una sorgente cosmica che trafigge il cuore del Figlio di Dio, chiamato il Cristo, il più vicino a noi tra i grandi salvatori del mondo, “l’uomo del dolore che conosce le pene dell’umanità”. Egli fu trafitto dalla freccia Sagitta, la freccia cosmica.


Il nome ebraico di questa freccia significa “la desolata”, e il sentiero che ogni discepolo percorre è necessariamente un sentiero solitario. Quello dell’iniziato è ancor più solitario. Il sentiero di un salvatore del mondo è il più solitario di tutti. Questa condizione sarà però presto alleviata. Lungo le età sono apparsi molti di questi grandi Maestri, alcuni qui, altri là. Abbiamo mai considerato la loro profonda solitudine? Nessuno poteva comprenderli. Forse furono canonizzati centinaia di anni dopo la loro scomparsa. Ma ora vi sono così tanti aspiranti, così tanti sul sentiero del discepolato, che forse la coscienza di gruppo comincia ad apparire negli affari del mondo; ora sarà una solitudine di gruppo, anziché una solitudine individuale.

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