Il nome ebraico di questa freccia significa “la desolata”, e il sentiero che ogni discepolo percorre è necessariamente un sentiero solitario. Quello dell’iniziato è ancor più solitario. Il sentiero di un salvatore del mondo è il più solitario di tutti. Questa condizione sarà però presto alleviata. Lungo le età sono apparsi molti di questi grandi Maestri, alcuni qui, altri là. Abbiamo mai considerato la loro profonda solitudine? Nessuno poteva comprenderli. Forse furono canonizzati centinaia di anni dopo la loro scomparsa. Ma ora vi sono così tanti aspiranti, così tanti sul sentiero del discepolato, che forse la coscienza di gruppo comincia ad apparire negli affari del mondo; ora sarà una solitudine di gruppo, anziché una solitudine individuale.
astrosistemologia
martedì 2 giugno 2020
solitudine di gruppo
Ci sono tre costellazioni connesse col segno del Capricorno. Una è chiamata Sagitta, la freccia. Essa non ha nessuna connessione col Sagittario, ove abbiamo l’arciere le cui frecce trafiggono la personalità. Qui abbiamo invece la freccia, proveniente da una sorgente cosmica che trafigge il cuore del Figlio di Dio, chiamato il Cristo, il più vicino a noi tra i grandi salvatori del mondo, “l’uomo del dolore che conosce le pene dell’umanità”. Egli fu trafitto dalla freccia Sagitta, la freccia cosmica.
Il nome ebraico di questa freccia significa “la desolata”, e il sentiero che ogni discepolo percorre è necessariamente un sentiero solitario. Quello dell’iniziato è ancor più solitario. Il sentiero di un salvatore del mondo è il più solitario di tutti. Questa condizione sarà però presto alleviata. Lungo le età sono apparsi molti di questi grandi Maestri, alcuni qui, altri là. Abbiamo mai considerato la loro profonda solitudine? Nessuno poteva comprenderli. Forse furono canonizzati centinaia di anni dopo la loro scomparsa. Ma ora vi sono così tanti aspiranti, così tanti sul sentiero del discepolato, che forse la coscienza di gruppo comincia ad apparire negli affari del mondo; ora sarà una solitudine di gruppo, anziché una solitudine individuale.
Il nome ebraico di questa freccia significa “la desolata”, e il sentiero che ogni discepolo percorre è necessariamente un sentiero solitario. Quello dell’iniziato è ancor più solitario. Il sentiero di un salvatore del mondo è il più solitario di tutti. Questa condizione sarà però presto alleviata. Lungo le età sono apparsi molti di questi grandi Maestri, alcuni qui, altri là. Abbiamo mai considerato la loro profonda solitudine? Nessuno poteva comprenderli. Forse furono canonizzati centinaia di anni dopo la loro scomparsa. Ma ora vi sono così tanti aspiranti, così tanti sul sentiero del discepolato, che forse la coscienza di gruppo comincia ad apparire negli affari del mondo; ora sarà una solitudine di gruppo, anziché una solitudine individuale.
lunedì 11 maggio 2020
Riconoscete con chiarezza che personalmente non avete importanza
D.Kh.
Quando si scrive un libro destinato agli aspiranti sinceri, sorge sempre la domanda: quale sarà la linea d’insegnamento che potrà farli progredire più rapidamente? Infatti, la rapidità è il fattore essenziale se si vuole utilizzare correttamente l’odierno sviluppo e sollevare il mondo dall’angoscia e dalla tensione. Inoltre, l’insegnamento deve accrescere la competenza mentale e indurre la stabilità emotiva necessaria perché possano essere pronti per il servizio nel minor tempo possibile. Si ricordi che lo studio assiduo e l’apprendere con gli occhi e le orecchie nozioni della Saggezza Eterna, valgono solo ad accrescere la responsabilità, o a causare fatica cerebrale e ristagno, cui consegue l’abbandono dell’insegnamento. Solo ciò che viene applicato alla vita ha valore effettivo e conserva la propria vitalità. La sincerità è la prima cosa cui guardano inevitabilmente coloro fra noi che insegnano.A coloro che raggiungo tramite questi libri ricordo che il principale risultato che spero di ottenere sono la cooperazione e la comprensione di gruppo, e non dei vantaggi individuali. Studiando e leggendo con attenzione, si stabilisce un rapporto di gruppo, esso si integra sempre maggiormente, le unità che lo compongono si collegano più strettamente e, come gruppo, si fondono meglio nel Piano dei Grandi Esseri che si sta attuando. Noi costruiamo e progettiamo per il futuro e per l’umanità, e non per lo sviluppo personale del singolo aspirante. La crescita dell’individuo non è di somma importanza. La formazione e lo sviluppo di un gruppo di aspiranti consacrati, educati a lavorare insieme ed a rispondere all’unisono ad un insegnamento, rivestono invece vera importanza agli occhi di coloro fra noi che rispondono della preparazione del gruppo di discepoli mondiali che in un ciclo successivo agirà in libertà e con potenza.
Voi non vedete che una piccola frazione del Piano. Noi ne vediamo l’evoluzione per una serie di vite future, e oggi cerchiamo chi sia suscettibile di imparare a operare in formazione di gruppo, per costituire una delle unità attive nel vasto quadro degli avvenimenti futuri, connessi a quei due terzi dell’umanità che alla fine dell’epoca saranno inoltrati sul Sentiero, e alla parte restante che sarà trattenuta per uno sviluppo posteriore. Prepariamo in ogni luogo uomini e donne affinché divengano sensibili al Piano, alla vibrazione del loro gruppo, e quindi capaci di cooperare con intelligenza al proposito che si sta attuando. È erroneo pensare che il Piano preveda di educare gli aspiranti a percepire la vibrazione di un Maestro o della Gerarchia. Questo è un fattore incidentale e di secondaria importanza.
Questi libri sono stati scritti allo scopo di preparare gli aspiranti alla consapevolezza di gruppo. Riconoscete con chiarezza che personalmente non avete importanza, ma che il gruppo con tutta certezza ha invece grande valore. L’insegnamento non viene impartito solo per educarvi o per offrirvi un’opportunità. Tutta la vita è opportunità e la reazione individuale ad essa è uno dei fattori indicanti la crescita dell’anima. A tal fine basta la scuola del mondo.
In qualsiasi presentazione della verità non dovrebbe esistere alcuna imposizione d’autorità. Gli aspiranti devono essere liberi di avvalersi o meno dell’insegnamento, e l’opera spirituale deve procedere per deliberazione spontanea e sforzo auto-iniziato del singolo studente.
(Trattato dei Sette Raggi, Psicologia Esoterica)
sabato 9 maggio 2020
LA VOCE DEL SILENZIO
Queste istruzioni sono per coloro che ignorano i pericoli.
Chi vuole udire e comprendere la Voce, il tacito Suono, deve prima raggiungere una assoluta astrazione da tutto ciò che appartiene all’universo esterno.
Deve il discepolo, divenuto indifferente agli oggetti della percezione, cercare il Governatore dei sensi, il Produttore del pensiero, quello che crea l’illusione.
La mente è la grande distruttrice del Reale.
Distrugga il discepolo la distruttrice.
Poiché, quando la sua propria forma gli apparirà irreale, come nella veglia tutte le forme vedute nel sogno; quando avrà cessato di udire i molti, egli potrà discernere l’Uno — il suono interno che uccide l’esterno.
Allora soltanto, non prima, abbandonerà il falso, per entrare nel reame del vero.
Prima che l’Anima possa vedere, deve raggiungere l’armonia interna, e gli occhi della carne devono essere resi ciechi ad ogni illusione.
Prima che l’Anima possa udire, l’immagine (l’uomo) deve diventare sorda ai rumori come ai mormorii, al selvaggio barrito degli elefanti come all’argentino ronzare della lucciola d’oro.
Prima che l’Anima possa comprendere e ricordare, deve essere unita a Colui che parla nel Silenzio, così, come alla mente del vasaio è unita la forma secondo la quale sarà poi modellata l’argilla.
Poiché allora l’Anima udrà e ricorderà.
E allora all’interno orecchio parlerà
LA VOCE DEL SILENZIO,
e dirà:
Se la tua anima sorride immersa nella luce solare della tua vita; se la tua anima canta entro la sua crisalide di carne e di materia; se la tua anima piange entro il suo castello d’illusioni; se la tua anima lotta per spezzare l’argenteo filo che la unisce al Maestro, sappi, o discepolo, la tua anima è di questa terra.
Quando la tua anima che si dischiude da ascolto al tumulto del mondo; quando la tua anima risponde alla voce ruggente della Grande Illusione; quando sbigottita nel vedere le cocenti lacrime di dolore, assordata dalle grida d’angoscia, la tua anima si ritrae come la pavida tartaruga nel guscio dell’egoismo, sappilo, o discepolo, tempio indegno è la tua anima del suo Dio Silente.
Quando, cresciute le sue forze, la tua anima si arrischia fuori del suo sicuro asilo, e, staccatasi dall’involucro protettore, tende l’argenteo suo filo e si spinge in alto; quando, scorgendo la sua immagine sulle onde dello Spazio, essa mormora: “Questa sono Io”, confessa, o discepolo, che la tua anima è presa nelle reti dell’illusione.
Questa terra, o discepolo, è la stanza del Dolore, dove lungo il Sentiero delle dure prove sono sparse insidie per avvolgere il tuo ego nell’illusione detta la “Grande Eresia”.
Questa terra, o discepolo ignaro, è soltanto il vestibolo tenebroso che conduce a quel crepuscolo che precede la valle di vera luce — quella luce che vento non può estinguere, che arde senza lucignolo e senza alimento ...
(La Voce del Silenzio, E.Blavatskaya)
Chi vuole udire e comprendere la Voce, il tacito Suono, deve prima raggiungere una assoluta astrazione da tutto ciò che appartiene all’universo esterno.
Deve il discepolo, divenuto indifferente agli oggetti della percezione, cercare il Governatore dei sensi, il Produttore del pensiero, quello che crea l’illusione.
La mente è la grande distruttrice del Reale.
Distrugga il discepolo la distruttrice.
Poiché, quando la sua propria forma gli apparirà irreale, come nella veglia tutte le forme vedute nel sogno; quando avrà cessato di udire i molti, egli potrà discernere l’Uno — il suono interno che uccide l’esterno.
Allora soltanto, non prima, abbandonerà il falso, per entrare nel reame del vero.
Prima che l’Anima possa vedere, deve raggiungere l’armonia interna, e gli occhi della carne devono essere resi ciechi ad ogni illusione.
Prima che l’Anima possa udire, l’immagine (l’uomo) deve diventare sorda ai rumori come ai mormorii, al selvaggio barrito degli elefanti come all’argentino ronzare della lucciola d’oro.
Prima che l’Anima possa comprendere e ricordare, deve essere unita a Colui che parla nel Silenzio, così, come alla mente del vasaio è unita la forma secondo la quale sarà poi modellata l’argilla.
Poiché allora l’Anima udrà e ricorderà.
E allora all’interno orecchio parlerà
LA VOCE DEL SILENZIO,
e dirà:
Se la tua anima sorride immersa nella luce solare della tua vita; se la tua anima canta entro la sua crisalide di carne e di materia; se la tua anima piange entro il suo castello d’illusioni; se la tua anima lotta per spezzare l’argenteo filo che la unisce al Maestro, sappi, o discepolo, la tua anima è di questa terra.
Quando la tua anima che si dischiude da ascolto al tumulto del mondo; quando la tua anima risponde alla voce ruggente della Grande Illusione; quando sbigottita nel vedere le cocenti lacrime di dolore, assordata dalle grida d’angoscia, la tua anima si ritrae come la pavida tartaruga nel guscio dell’egoismo, sappilo, o discepolo, tempio indegno è la tua anima del suo Dio Silente.
Quando, cresciute le sue forze, la tua anima si arrischia fuori del suo sicuro asilo, e, staccatasi dall’involucro protettore, tende l’argenteo suo filo e si spinge in alto; quando, scorgendo la sua immagine sulle onde dello Spazio, essa mormora: “Questa sono Io”, confessa, o discepolo, che la tua anima è presa nelle reti dell’illusione.
Questa terra, o discepolo, è la stanza del Dolore, dove lungo il Sentiero delle dure prove sono sparse insidie per avvolgere il tuo ego nell’illusione detta la “Grande Eresia”.
Questa terra, o discepolo ignaro, è soltanto il vestibolo tenebroso che conduce a quel crepuscolo che precede la valle di vera luce — quella luce che vento non può estinguere, che arde senza lucignolo e senza alimento ...
(La Voce del Silenzio, E.Blavatskaya)
mercoledì 4 marzo 2015
Ribelle Divino
"La grande corrente d’energia vivente che si manifesta nello schema evolutivo della Terra è condizionata da un temperamento, un atteggiamento e un orientamento propri di un “Ribelle Divino”. Solo la ribellione produce pena e dolore, ma essa è inerente e innata nella Divinità stessa del nostro pianeta, “Colui in Cui viviamo, ci muoviamo e siamo”.
... Le stesse condizioni che associano la Legge di Sacrificio alla sofferenza, al dolore e alle difficoltà, esistono anche su Marte e Saturno. Non esistono sugli altri pianeti. Chi ha letto e compreso La Dottrina Segreta e il Trattato del Fuoco Cosmico sa che la Terra non è un pianeta sacro. Tuttavia Saturno, Marte e la Terra, in un curioso modo esoterico, costituiscono la personalità di una stupenda Vita di Raggio la cui energia è del terzo raggio.
... Ciò che voglio far rilevare è difficile da esprimere, ma molto importante. Sarò più esplicito, con queste affermazioni:
(Trattato dei Sette Raggi, Psicologia Esoterica, A.Bailey)
... Le stesse condizioni che associano la Legge di Sacrificio alla sofferenza, al dolore e alle difficoltà, esistono anche su Marte e Saturno. Non esistono sugli altri pianeti. Chi ha letto e compreso La Dottrina Segreta e il Trattato del Fuoco Cosmico sa che la Terra non è un pianeta sacro. Tuttavia Saturno, Marte e la Terra, in un curioso modo esoterico, costituiscono la personalità di una stupenda Vita di Raggio la cui energia è del terzo raggio.
... Ciò che voglio far rilevare è difficile da esprimere, ma molto importante. Sarò più esplicito, con queste affermazioni:
- Soltanto tre schemi planetari hanno coscienza del dolore e della sofferenza nel senso in cui noi li intendiamo e nessuno lo conosce o sente tanto quanto il nostro Logos planetario.
- Dolore e sofferenza sono l’effetto della ribellione e dello scontento divini. L’istinto di migliorare, basato sull’insoddisfazione, ha coinvolto di necessità il temperamento o atteggiamento planetario che riconosce le dualità.
- La coscienza umana è destinata a raggiungere uno stadio in cui potrà e dovrà riconoscere ciò che sta oltre le dualità: l’unità essenziale.
- Quando ciò avverrà, la coscienza umana si fonderà con quella fondamentale del tutto, che non conosce né dolore né sofferenza ed è perciò sfuggita alla realizzazione che predomina nella coscienza delle tre grandi Vite del nostro sistema solare.
- Questa verità oscuramente percepita è alla base del pensiero metafisico superiore come quello della “Scienza Cristiana”, dell’”Unità”, della “scienza Divina”, nonché dell’importanza data dal Cristianesimo e dalle scuole esoteriche all’unificazione.
(Trattato dei Sette Raggi, Psicologia Esoterica, A.Bailey)
venerdì 25 luglio 2014
Il "tempo di raccogliere" ...
"Secondo la Legge dei Cicli, il primo semiciclo comincia e finisce nello stesso punto "medio":
e questa fine diventa l'inizio del secondo semiciclo. Il "tempo di disperdere" e' iniziato con la dispersione dell'unico prototipo dei popoli indoeuropei dal Medio Oriente, ed e' finito nel 2003 nello stesso punto con il coinvolgimento delle "parti" del ceppo iniziale nella guerra in Iraq. Il "tempo di raccogliere" comincia dall'adattamento reciproco di tutti i sottosistemi alla nuova condizione del loro funzionamento insieme; la forma e il ritmo di ogni sottosistema devono adattarsi al suo specifico ruolo nel sistema comune ..." ( "Coscienza e Realtà Fisica", articolo )
lunedì 12 novembre 2012
"ogni gruppo può essere un centro creativo"
D.K.
“ … ogni gruppo può
quindi essere un centro creativo e produrre ciò che esprime le energie che lo
governano e il pensiero indirizzato dei suoi membri. Dal punto di vista di
Coloro che vegliano e guidano, ogni gruppo costruisce perciò qualcosa di
relativamente tangibile e governato da determinate leggi di costruzione. La
grande opera dei Costruttori procede senza sosta. Spesso le costruzioni sono
rudimentali, inutili e senza forma o proposito, inutili agli dei e agli uomini.
Ma il genere umano nel suo complesso sta entrando in un’epoca in cui la mente
sarà un fattore potente; molti già imparano a tenerla ferma nella luce e perciò
ricevono idee finora ignorate. Se si potrà riunire e fondere in sintesi
appropriata un tale gruppo di menti, e se queste (nella loro meditazione
individuale e quotidiana) si terranno focalizzate e orientate a ciò che è
possibile apprendere, grandi concetti potranno essere afferrati e grandi idee
intuite. Gli uomini possono esercitarsi, come gruppo, a pensare in
esistenza manifesta le idee intuite del vero, del bello e del Piano, e così
costruire una creazione di bellezza, incorporante un principio divino.
Riflettetevi,
cercate di rendervi ricettivi a queste idee, imparate a formularle in pensieri
e a trasmetterle in modo che altri possano apprenderle. Questa è la natura
della vera opera che i nuovi gruppi devono compiere, e gli studenti che oggi
riescono a cogliere questa idea hanno l’opportunità di svolgere una parte di
quest’opera d’avanguardia.”
(“Psicologia Esoterica”)
venerdì 19 ottobre 2012
Il Signore del Primo Raggio
Esporremo ora il proposito di raggio nella
forma usata in un antico insegnamento, serbato su fogli così vecchi che la
grafia sbiadisce lentamente. Traduco in linguaggio moderno, anche se così
facendo molto va perduto.
IL
PRIMO PROPOSITO DELLA DIVINITÀ
I
Raggio. Volontà o potere.
Dietro il sacro sole centrale, celata nei i
suoi raggi, sta una forma. Entro quella forma rifulge un punto di potere che
ancora non vibra ma splende come luce elettrica.
I suoi raggi sono veementi. Arde ogni forma,
pure non tocca la vita di Dio incarnata.
Dall’Uno che è i sette emana una parola.
Essa riverbera lungo la linea d’essenza ignea e quando risuona nel cerchio
delle vite umane assume la forma di affermazione, di un “fiat”, o parola di
potere pronunciata. Così s’imprime sullo stampo vivente il pensiero di.... (il
celato, inesprimibile nome di raggio).
Che il potere dinamico, la luce elettrica,
riveli il passato, distrugga la forma esistente e apra la porta d’oro. Quella
porta rivela la via che adduce al centro ove dimora colui il cui nome non può
essere udito nei confini della sfera solare.
Il suo manto blu ne vela il proposito
eterno, ma al sorgere e al tramontare del sole se ne scorge il globo rosso.
La sua parola è potere. La sua luce,
elettrica. La folgore ne è il simbolo. Il suo volere è celato nel segreto del
suo pensiero. Nulla è rivelato.
Se ne sente il potere. I figli degli uomini,
reagendovi, lanciano agli estremi confini della luce una domanda: Perché questo
potere cieco? Perché la morte? Perché il decadere delle forme? Perché la
negazione del potere di trattenere? Perché la morte, o possente Figlio di Dio?
Fioca giunge la risposta: Detengo le chiavi
della vita e della morte. Io unisco e sciolgo. Io, il Distruttore, sono.
Questo Signore di raggio non è ancora in
piena espressione, tranne quando provoca distruzione e pone termine ai cicli.
Le Monadi di potere sono assai meno numerose delle altre. Gli Ego sul raggio
del potere sono invece relativamente più numerosi. Sono caratterizzati da una
volontà dinamica e il loro potere in seno alla famiglia umana si esplica come
forza distruttiva, ma in ultima analisi è una distruzione fonte di liberazione.
Studiando gli ego e le personalità di primo raggio, vedremo che morte e
distruzione sono sempre reperibili nella loro opera, e da ciò derivano l’apparente
crudeltà e impersonalità delle loro reazioni. La forma non ha valore per i tipi
di primo raggio; la loro energia ne causa la morte, ma genera grandi periodi di
pralaya periodico; il primo raggio dirige il dramma della morte in ogni regno,
una distruzione di forme che sprigiona potere e consente di “entrare nella Luce
attraverso i cancelli della Morte”. Intento del Signore del primo raggio è di
stare alle spalle dei Suoi sei Fratelli e, quando hanno conseguito il Loro
fine, distruggere le forme che hanno costruito. Lo fa attraversando i Loro
corpi con il Suo potere e il Loro sforzo concorde induce astrazione e ritorno
al centro da cui emanò l’impulso iniziale. Proposito del primo raggio è dunque
di dare la morte, e qualche idea ne può balenare studiando alcuni dei Suoi
nomi:
Il
Signore della Morte.
Colui
che apre la Porta.
Il
Liberatore dalla Forma.
Il
Grande Astrattore.
L’Elemento
del Fuoco, che produce frantumazione.
Colui
che Cristallizza la Forma.
Il
Potere che tocca e ritrae.
Il
Signore del Terreno Ardente.
Il
Volere che irrompe nel Giardino.
Il
Rapitore d’Anime.
Il
Dito di Dio.
Il
Respiro che esplode.
La
Folgore che annienta.
L’Altissimo.
Le qualità e caratteristiche di questo
Signore che libera possono essere colte dai sei aforismi seguenti che, secondo
un’antica leggenda, i Suoi sei Fratelli gli rivolsero pregandolo di trattenere
la mano fintanto che non avessero attuato i Loro fini:
1.
Uccidi il desiderio quando ha compiuto l’opera sua. Tu sei colui che indica il
compimento.
Qualità
…………… visione chiara.
2. Cerca la maniera gentile, o Signore di Potere. Attendi
tuo fratello sul sentiero dell’Amore. Egli costruisce le forme che possono
resistere al tuo potere.
Qualità …………… potere dinamico.
3. Trattieni la mano finché non scocca l’ora. Poi concedi il
dono della morte, o Apritore della Porta.
Qualità …………… senso del tempo.
4. Non stare solo, ma unisciti ai molti. Tu sei l’Uno, l’Isolato.Vieni
fra i tuoi.
Qualità……… solitudine.
5. Conduci avanti i tuoi, ma impara a conoscerli. Non odiare
l’attaccamento, ma vedine il piano e il proposito.
Qualità …………… distacco.
6. La vita pulsa attraverso te e il ritmo s’impone. La vita
è tutto. Ama la vita in tutte le sue forme.
Qualità …………… unicità di proposito.
Le sei qualità ora
enumerate esprimono la forza di questo raggio quando fa sentire la sua presenza
nel quarto regno della natura. Gli effetti sugli altri regni sono diversi, ma
ci limiteremo al punto di vista dell’umanità. Il proposito del primo raggio, e
suo compito principale, è di porre fine e dare morte a tutte le forme di ogni
regno e su ogni piano. La Sua energia determina la morte di una formica come di
un sistema solare, di un’organizzazione, di una religione o di un governo, di
una razza o di un pianeta. Il Suo volere o proposito si attua mediante la legge
di periodicità.”
mercoledì 22 agosto 2012
"Sono parole troppo dure per voi?" (D.Kh.)
D.Kh.
"È tuttavia
importante ricordare che l’atteggiamento dell’iniziato che istruisce, o del
maestro, è di completo distacco e d’impersonalità; egli è conscio della
condizione e della luce dell’anima e dello stato mentale, ma non si cura delle
vicende dell’aspirante sul piano fisico, né di educarne la natura emotiva e
curarne lo sviluppo astrale. Gli aspiranti divengono maestri e adepti
governando le loro faccende del piano fisico e le loro particolari
idiosincrasie astrali. E devono farlo alla luce e con la forza delle loro
anime. Noi che insegniamo infrangeremmo la legge e intralceremmo il loro
progresso se volessimo indurre a forza delle condizioni che non si producono
naturalmente. Inoltre, stimoleremmo troppo la loro natura inferiore.
Quando impareranno, gli aspiranti, che i maestri e i discepoli anziani che si curano di loro agiscono solo a livelli mentali e con l’anima? Quando capiranno che fintanto che non sono in contatto con la loro anima e non hanno imparato a dominare la mente, possiamo fare ben poco per loro? Ripeto, non ci interessano le personalità e le loro piccole questioni. Non abbiamo tempo né voglia di interferire nel modo di vivere giornaliero di un uomo. Perché dovremmo, se è stato già stampato e insegnato quanto basta per assorbire per molti giorni l’attenzione di chi aspira? Quando un uomo comincia a vivere come anima e quando la sua coscienza si è allontanata dal mondo dell’illusione, può essere di valido aiuto. La prima lezione che deve imparare è il senso dei valori nel tempo e nello spazio, e sapere che noi operiamo con le anime e non ci curiamo della personalità.
Quando impareranno, gli aspiranti, che i maestri e i discepoli anziani che si curano di loro agiscono solo a livelli mentali e con l’anima? Quando capiranno che fintanto che non sono in contatto con la loro anima e non hanno imparato a dominare la mente, possiamo fare ben poco per loro? Ripeto, non ci interessano le personalità e le loro piccole questioni. Non abbiamo tempo né voglia di interferire nel modo di vivere giornaliero di un uomo. Perché dovremmo, se è stato già stampato e insegnato quanto basta per assorbire per molti giorni l’attenzione di chi aspira? Quando un uomo comincia a vivere come anima e quando la sua coscienza si è allontanata dal mondo dell’illusione, può essere di valido aiuto. La prima lezione che deve imparare è il senso dei valori nel tempo e nello spazio, e sapere che noi operiamo con le anime e non ci curiamo della personalità.
Sono parole troppo dure per voi? Se è così significa che siete ancora troppo concentrati su voi stessi e innamorati dell’anima individuale, con la quale non siete ancora abbastanza in contatto avendone forse percepito solo la vibrazione e null’altro. Non possedete ancora la vera visione delle necessità del mondo, che libera dall’ambizione e permette di lavorare come facciamo noi, dal lato soggettivo, senza alcun pensiero per il sé o per la felicità spirituale, senza desiderare missioni autoassegnate, senza anelare a scintillanti promesse di successi futuri, senza la dolente richiesta di un consolante contatto con coloro che possiedono una coscienza più vasta della nostra. Se questo supera ancora la vostra comprensione, riconoscetelo e rendetevi conto che non implica alcun rimprovero. Indica soltanto il punto in cui vi trovate e che l’illusione del piano astrale vi tiene ancora in schiavitù e vi induce ad anteporre le reazioni della personalità alla realizzazione di gruppo. Finché rimarrete su quel piano e a quel livello di coscienza, non sarà possibile attrarvi coscientemente nei gruppi dei Maestri ai livelli mentali. Siete ancora troppo distruttivi e personali; potreste nuocere al gruppo e provocare disturbo; a causa delle stimolazioni di gruppo vedreste le cose con una chiarezza alla quale non siete ancora pronti e ne sareste distrutti."
(Psicologia Esoterica, Vol. 1)
sabato 4 agosto 2012
nel vasto quadro degli avvenimenti futuri
Maestro D.Kh.
"La formazione e lo sviluppo di un gruppo di aspiranti consacrati, educati a lavorare insieme ed a rispondere all’unisono ad un insegnamento, rivestono vera importanza agli occhi di coloro fra noi che rispondono della preparazione del gruppo di discepoli mondiali che in un ciclo successivo agirà in libertà e con potenza.Voi non vedete che una piccola frazione del Piano. Noi ne vediamo l’evoluzione per una serie di vite future, e oggi cerchiamo chi sia suscettibile di imparare a operare in formazione di gruppo, per costituire una delle unità attive nel vasto quadro degli avvenimenti futuri … . Prepariamo in ogni luogo uomini e donne affinché divengano sensibili al Piano, alla vibrazione del loro gruppo, e quindi capaci di cooperare con intelligenza al proposito che si sta attuando."(Maestro D.Kh., Psicologia Esoterica, Vol. 1)
lunedì 9 luglio 2012
"Breve è la storia umana, lunga è l'evoluzione della coscienza" (Agni Yoga)
"… l'impulso cosmico che domina il corrente ciclo
zodiacale di 26000 anni e' entrato sui Piani di Effetto circa 13000 anni fa, a
cavallo tra l'età di Vergine e di Leone (Figura 1). Sul piano umano questo atto
si e' esteriorizzato con l'inizio della diaspora degli ariani, l'antico prototipo
dei popoli indoeuropei, sul continente eurasiatico. Questo e' descritto nella
Bibbia come la storia di disunione di "un sol popolo" (Gn 11.6) alla
Torre di Babele.
Figura
1: Sette Regni della Natura e il campo di formazione del flusso-di-vita umano
(a); i semicicli involutivo ed evolutivo della attuale razza Ariana nel
corrente ciclo zodiacale (b).
In base alla
Legge (Il Trattato del Fuoco Cosmico, A.Bailey), qualsiasi inizio nel mondo della
forma deve essere accompagnato da una fine corrispondente: questo esodo di
ariani fu preceduto dalla scomparsa dell'ultimo residuo di Atlantide - l'isola
Poseidonis descritta da Platone, affondata a causa di un terremoto. La
gigantesca onda prodotta sommerse estese aree di Terra, avvenimento riflesso
nel racconto biblico del Diluvio Universale (Gn 7.6). Sui Piani di Causa questi
inizio e fine sono il binario indivisibile di un solo atto: la transizione
dell'unico flusso-di-vita umano (Figura
1) dalla quarta razza Atlantidea alla attuale quinta razza Ariana.
Il momento presente
dell'avanzamento di questo flusso "rinnovato" lungo la ruota
zodiacale e' critico. Dal punto di vista astronomico questo e' collegato con il
fatto che esso sta attraversando la frontiera tra l'età di Pesci e di Acquario
(Figura 1). Il semiciclo del "tempo di disperdere" finisce, e inizia il
semiciclo del "tempo di raccogliere" (Qo 3.5). Insieme essi formano
un solo ciclo di costruzione cosmica che la Gerarchia sta realizzando
tramite la sua componente umana. Nel primo semiciclo il flusso-di-vita
trasforma l'unità iniziale - il
sistema dei quattro regni inferiori della Terra (Figura 1) - nella molteplicità dei sottosistemi nuovi e relativamente
indipendenti. Nel secondo semiciclo il flusso unisce i sottosistemi da lui
"vivificati". Il moderno fenomeno
della globalizzazione e' l'inizio della stretta interazione dei sottosistemi
nell'unico sistema planetario.
Secondo la Legge dei Cicli, il primo
semiciclo comincia e finisce nello stesso punto "medio" (Figura 2), e
questa fine diventa l'inizio del secondo semiciclo. Il "tempo di
disperdere" e' iniziato con la dispersione dell'unico prototipo dei popoli
indoeuropei dal Medio Oriente, ed e' finito nel 2003 nello stesso punto con il
coinvolgimento delle "parti" del ceppo iniziale nella guerra in Iraq.
Il "tempo di raccogliere" comincia dall'adattamento reciproco di
tutti i sottosistemi alla nuova condizione del loro funzionamento insieme; la
forma e il ritmo di ogni sottosistema devono adattarsi al suo specifico ruolo
nel sistema comune.”
(Il quaternario exoterico del monoteismo: giudaismo,
buddismo, cristianesimo e islam, Coscienza
e Realtà Fisica (rivista russa), No. 3, V. 12, 2007, A.Pelmenschikov)
***
"120 - Nella storia dell’umanità è rivelata la grande battaglia al mutare delle razze; all’appello i guerrieri si armano.
La provvidenza guida le nazioni con la lotta; e voi, Miei guerrieri, proteggetevi con lo Scudo della Volontà Divina, e il Canto Divino sarà sempre con voi.
Prima del Diluvio, quando gli uomini celebravano nozze, facevano festa e commerciavano, Noè già sceglieva le querce migliori per l’arca.
121 - Accetta sorridendo le lezioni severe.”
(Agni Yoga, Foglie del Giardino di Morya I)
domenica 17 giugno 2012
i quattro punti della transizione del 2012: sintesi
1) ognuno
trova “seme” sotto la sua “polpa” mortale, solamente il primo puo accomodare i
raggi dell’Acquario, l’ultima è predestinata
2) il
“seme” stabilisce rapporto con i “semi” del proprio gruppo tramite il meccanismo
di “riconoscimento”
3) il
“gruppo seme” inizia il suo movimento ritmico a spirale lungo l’asse dello
Spirito
4) l’Acquario
accetta il gruppo nel flusso della Sua esternalizzazione
sabato 16 giugno 2012
le 2x2=4 proiezione del monoteismo esoterico: giudaismo, buddismo, cristianesimo ed islam
Le età passate di
Ariete e Pesci appartengono al semiciclo involutivo del corrente ciclo
zodiacale di 26000 anni - al semiciclo della transizione unità→molteplicità. L'impulso unitario spirituale, entrando
nel regno umano, si e' trasformato suddividendosi nelle molte religioni
monoteistiche. Esso si e' esteriorizzato in modo più completo per mezzo delle quattro
grandi religioni mondiali - giudaismo, buddismo, cristianesimo e islam -
tramite il meccanismo di "caduta in due parti doppie":
Queste religioni rappresentano il quaternario exoterico dell'unico
monoteismo esoterico delle età di Ariete e Pesci.
Il risultato positivo di questo atto soprasistemico e' che la maggior parte dell'umanità e'
unita in quattro gruppi, che definiscono il moderno processo storico. La
mancanza più grande di questa unione e' che i rappresentanti di questi gruppi
non riconoscono la unità esoterica delle loro dottrine religiose. Quindi, la
religione e' diventata uno dei maggiori fattori di antagonismo umano.
L'unificazione
delle religioni e' solo una parte del processo di integrazione globale che
l'Acquario sta iniziando. Il quaternario considerato fa parte del quaternario delle
conoscenze umane - scienza, religione, filosofia e arte. La direzione
principale della sintesi di questi ultimi e' l'unione delle conoscenze
razionali (scienza e filosofia) con le irrazionali (arte e religione). Per cui
la "forza movente" dell'unificazione delle religioni e' il
processo più ampio della sintesi tra scienza, religione e filosofia.
Come inizio "ufficiale"
di questa sintesi sarebbe giusto accettare la data di pubblicazione nell'anno
1888 del libro di Helena Blavatsky intitolato - "Dottrina Segreta: Sintesi
di Scienza, Religione e Filosofia". E' ovvio che la religione sintetizzata
con scienza e filosofia non sarà più la "religione" nel senso comune
di questa parola, poiché "non vi è religione superiore alla verità".
Pulita e trasfigurata dallo stesso processo di sintesi l'esperienza religiosa
diventerà la base cosmica etico-morale dell'umanità futura.
venerdì 15 giugno 2012
quaternario exoterico del monoteismo esoterico
Nelle età di Ariete
e di Pesci l'impulso monoteistico poteva esternarsi solo attraverso
il binario Occidente-Oriente della Eurasia, perché il binario analogo sud-occidentale
della Terra, che la completa nel quaternario terrestre,
si
trovava nella fase di introversione. Un'altra particolarità importante di
queste età e' che il binario "estroverso" di Eurasia era una somma di
due parti relativamente indipendenti - le civiltà occidentale ed orientale. In
tali condizioni vi era una sola possibilità di espressione dell'impulso - ossia la sua esternazione tramite il meccanismo di
"caduta" in due parti doppie
(2x2=4):
Esso si distendeva nei due spazi, Occidente e Oriente di Eurasia, durante
due età, Ariete e Pesci, producendo i suoi quattro "riflessi" complementari
nell'umanità:
Un solo impulso soprasistemico si trasformò nelle quattro religioni -
giudaismo e cristianesimo in Occidente e buddismo e islam in Oriente. Alle due
qualità riflesse nell'Occidente estroverso corrispondono le due qualità
complementari riflesse nell' Oriente introverso:
1. Sul piano fisico, al controllo tramite le regole esteriormente imposte (Occidente, "Dio
come Legge", giudaismo) corrisponde il controllo per mezzo delle regole interiormente comprese (Oriente,
"Dio come Saggezza", buddismo).
2. Sul piano astrale, l'elevamento tramite l'amore al
prossimo esteriormente espresso (Occidente, "Dio come Amore", cristianesimo)
corrisponde l'amore al Dio interiormente impresso (Oriente, "Dio come
Creatività", islam).
martedì 15 maggio 2012
non è importante il risultato ma lo sono i vostri sforzi
V.Polyakov, "L'Evoluzione della Coscienza"
“Non
affannatevi, poiché state compiendo un lavoro spirituale. E non è importante
il risultato ma lo sono i vostri sforzi: vi giudicheremo in base ad essi. Le
persone devono vedere in voi i Nostri portavoce. Portate la Luce della Verità, non
dell’ardore terreno. Non annebbiate la vostra Ragione con la lotta frenetica. Non
è la quantità di voi che conta per Noi, ma la vostra Fede. Raccogliete i cuori,
aprite i cuori! E questi saranno i vostri compagni di viaggio sulla la via
lunga e spinosa, di cui si è solo all’INIZIO.” (01.04.95)
sabato 17 marzo 2012
21-23.03.2012: il punto 1 dell'entrata
Croce di Urano: 21-23.03.2012 - il punto 1 della Spirale dell'Anima - PROGRAMMA
"seme" (Spirito) e "terra" (personalità) si uniscono. uomo allinea il suo avanzamento con l’Asse dello Spirito
sabato 3 marzo 2012
Tutto sarà posto sotto il dominio dell’uomo, ma egli non aspirerà a nulla
La Sesta Razza Radice (V.Polyakov, "L'Evoluzione della Coscienza")
“Si concluderà la catena dei secoli e nascerà la nuova Legge. E sarà questa la Legge della nuova Ronda. In esso non ci saranno i pianeti consueti ma ci saranno nuove figure appartenenti al consueto cielo. Sfreccerà una stella nel firmamento e lo suddividerà in Essere e Non-Essere. E chi farà a tempo a vederla, ebbene costui sarà salvato. Mentre gli altri saranno dispersi nella polvere e inizieranno tutto dalla fine. La ruota del tempo andrà a ritroso e inizierà a scandire non le ore ma gli attimi. Ed ogni attimo sarà un Epoca. Ed ogni Epoca riceverà un proprio Nome. E saranno 7 e 7 volte esse appariranno. E 3 apparizioni saranno alterate, mentre 4 si manifesteranno in tutta la propria forza.
Ed un magnifico fiorellino con 21 petali si schiuderà nel centro dell’ Universo. Ed esso sarà sontuoso e soave e fresco come gli astri autunnali. E cadranno i petali, uccidendo il corso del tempo, finché di essi non ne rimarranno che 3. Da essi nascerà il frutto che sarà destinato a diventare maturo nella nuova Genesi. E questo sarà l’Inizio dalla Fine e sarà l’Inizio senza la Fine ed esso sarà e Fine e Inizio”. (V.Polyakov, 29.05.95)
“È spaventosa la caduta della dignità umana nel mondo! Ma tale è la fine del Kali Yuga. Solo pochissimi riescono a superare il piano della realtà visibile e capire quelle leggi che muovono gli eventi, e quindi gli uomini.” (E.Rerikh, 07.05.38)
“Sarebbe più corretto dire che sul nostro pianeta il ciclo del Kali Yuga si avvicina alla fine, e che ora siamo in una fase di transizione. Il Satya Yuga inizierà con l’affermarsi della sesta razza, i cui gruppi di individui sono già apparsi sulla Terra.” (E.Rerikh, 31.05.35)
“Mentre nell’ultimo quarto della nostra ronda, quando l’umanità sarà sufficientemente purificata da ottenere lo stato di densificazione astrale e raggiungere la sua spiritualità originaria attraverso l’apertura dei centri superiori — ma con un’intelligenza sviluppata e illuminata — essa concluderà il suo karma terrestre per quel particolare ciclo o ronda e lascerà la Terra per cominciare un nuovo ciclo di esistenza su un altro pianeta; oppure, dopo l’intervallo di oscuramento della Terra, l’umanità potrebbe continuare la sua evoluzione entrando nel nuovo ciclo terrestre, o quinta ronda.” (E.Rerikh, 21.01.36)
lunedì 27 febbraio 2012
lo slancio del pensiero spirituale
Una volta ero da solo con Polyakov. Mi ha detto guardando sul disegno gerarchico di 7 livelli sul tavolo: “In passato hanno cercato e finora cercano Dio qui (ha puntato sul 7-o livello in alto). In futuro cercheranno qui (ha puntato sul “0” al incontro tra triangolo superiore e quello inferiore ... Il Figlio deve essere più grande del Suo Padre”.
“… E non consideratevi degli schiavi spirituali perché essi non esistono. Esiste lo slancio del pensiero spirituale, esiste il volo librato dell’Anima nella vastità illimitata della Purezza e della Luce. Ma non c’è e mai ci sarà il culto servile all’Altissimo. E se avrete pensieri negativi, scacciateli via perché questo è Satana che cerca di sedurvi.
E’ piacevole avere coscienza di sé quali schiavi dinnanzi all’Altissimo. Schiavi però muti, monchi, sterili. Questi combattenti servono forse a nostro Signore?
Su di noi deve splendere la Luce della Ragione del Grande Creatore e nei cuori deve brillare il fuoco dell’Amore Universale, come tutto ciò che è dato da Lui.
Create in voi stessi l’Amore, portate con voi la Luce della Ragione. E si accenderà la Stella della Verità in ognuno di Voi. Andate e percorrete questa via assieme. E non inciampate sulla soglia della malignità e della sfiducia che vi insidiano. La Luce del Grande Creatore brillerà sulla vostra Via. Amen!” (V.Polyakov, 26.05.95)
domenica 26 febbraio 2012
2012: Croce di Urano - la tecnologia dell'entrata nella 4-a dimensione
2012
Croce di Urano: 23.03, 22.06, 21.09, 22.12 - la tecnologia dell’entrata nella 4-a dimensione (da un messaggio di V.Polyakov, 13.02.2012)
o un giro annuale (2012) di Spirale dell’Anima lungo l’Asse dello Spirito (vedi la dinamica della 4-a dimensione)
sabato 25 febbraio 2012
guardate verso l’alto più spesso
“Prestate ascolto alla voce del vostro Cuore. Imparate ad ascoltare le voci dell’Universo. Perché in questo coro si trova la meravigliosa armonia del Pensiero perfetto del Creatore. E NELLA COMPRENSIONE DI QUESTA ARMONIA E’ IL SENSO DELLA VOSTRA VENUTA. Tutto, altrimenti, perde di significato. Comprendete la grandezza del vostro compito! Preparatevi al duro lavoro purificatore ed iniziate questo cammino di elevazione partendo da voi stessi, attirando coloro che vi credono, coloro che sono già pronti a camminare con voi senza tenerli con le redini ma accompagnandoli per mano, passando attraverso tutte le prove di questo difficile Cammino.
E guardate verso l’alto più spesso per convincervi che siete effettivamente sulla retta via. Le stelle vi indicheranno questa via. Ed il Pensiero del Creatore delineerà la mappa tramite la quale voi identificherete la vostra rotta. Ma percorrete ogni strada senza alterare il vostro programma e sforzandovi di fondersi col’unico flusso di Luce che purifica il canale dell’Anima del Pianeta.” (V.Polyakov, 14.06.95)
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